Agrigento

11.11.2008 13:29

Fondata da coloni greci nel 581 a. C., Akragas, questo il nome dato alla città dagli abitanti di Gela, subì la tirannide di Terone che ne estese il dominio fino alle coste settentrionali della Sicilia.
La potenza acquistata da Agrigento in questo periodo, le permise di reggere lo scontro con Cartagine che uscì sconfitta nella battaglia del 480 a.C.

Il periodo più esaltante della storia della città è quello greco, testimoniato da sopravvivenze uniche come quelle della Valle dei Templi.

Soltanto nel IV sec. a. C., una nuova guerra contro Cartagine e il tradimento di alcune truppe mercenarie, ridussero la città alla rovina.
Sotto le insegne capitoline Agrigentum riprese floridezza: penetra il cristianesimo, testimoniato da alcune iscrizioni lapidarie.
Questo periodo di calma operosa decade sotto i bizantini e rifiorisce dopo l'occupazione araba (829 d.C.), quando il nome della città muta in quello di Karkint, Grigentum, Gergentum, Girgenti: quest'ultimo si è conservato sino al 1927, anno in cui venne introdotto l'attuale toponimo.

Dopo gli arabi seguì la dominazione normanna: da questo momento le vicissitudini di Agrigento si intrecciano con quelle del Regno di Sicilia ed in particolare con le sorti di Palermo (alla guerra del "Vespro" gli agrigentini parteciparono schierandosi dalla parte degli insorti contro i francesi).
Soltanto nel XIV sec. questa città divenne un centro prospero nei commerci e uno degli scali più frequentati della costa.

Polo artistico nel settecento, secolo della fondazione della Biblioteca Lucchesiana, Agrigento conobbe una nuova decadenza sotto il dominio borbonico.
Nel '900 la città è profondamente cambiata: il caotico sviluppo edilizio ha minacciato l'integrità delle zone archeologiche causando anche la rovinosa frana del 1966.

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